14 Novembre 2018

Climatizzazione geotermica: strumenti e strategie dal progetto GRETA – I contenuti della Final Conference del progetto GRETA

Il Consorzio Univer, nell'ambito del Polo di innovazione, ha partecipato, in quanto observer sul progetto, alla conferenza finale GRETA, l'iniziativa che studia le risorse geotermiche di superficie nel territorio dello Spazio Alpino. Il congresso si è tenuto presso la sede del partner Indura a Lione il 7 novembre scorso.

Le direttive Europee impongono obbiettivi sempre più ambiziosi per le energie rinnovabili (32% di copertura del fabbisogno entro il 2030) e la geotermia può dare un contributo importante per realizzare questo obbiettivo anche nel settore della climatizzazione degli edifici. L’energia geotermica a bassa entalpia è disponibile ovunque e può essere sfruttata per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici tramite le pompe di calore senza emissioni inquinanti, migliorando la qualità dell’aria nelle aree urbane.

Di questo si è parlato nella conferenza finale del progetto GRETA, che si è tenuta il 7 novembre a Villeurbanne (Lione). Il progetto, finanziato dal programma europeo INTERREG – Alpine Space e guidato dal prof. Kai Zosseder dell’università tecnica di Monaco, ha sviluppato strumenti e strategie per incrementare la diffusione delle pompe di calore geotermiche. Come evidenziato dal relatore Thomas Garabetian (European Geothermal Energy Council), in Svezia sono presenti 500mila impianti (uno ogni 20 abitanti!), a conferma dell’indubbia efficacia di questa soluzione tecnica e dei grandi margini di espansione negli altri Paesi dell’Unione Europea. In questo panorama, l’Italia rappresenta un mercato molto interessante e in forte crescita (+12% solo l’anno scorso).

I 12 partner del progetto GRETA hanno lavorato all’implementazione della geotermia nei piani energetici locali, sviluppando strumenti per tecnici e amministratori, ma anche per i cittadini, che spesso non conoscono questa fonte energetica rinnovabile. Nella conferenza sono state presentate le mappe on-line del potenziale geotermico, che permettono di individuare le aree più adatte a ciascuna tecnologia geotermica (sonde o pozzi); i tools per la valutazione dei benefici ambientali ed economici, che permettono di quantificare l’impatto che può avere la diffusione della geotermia su un territorio; le linee guida per la regolamentazione del settore, che deve superare la complessità e la frammentazione del quadro attuale. Tutti questi strumenti sono disponibili su sito http://www.alpine-space.eu/projects/greta

La giornata è stata chiusa dall’intervento di Vincenzo Belletti (European Heat Pump Association) che ha confermato il trend di forte crescita del settore delle pompe di calore, all’interno del quale la tipologia geotermica può incrementare la sua presenza, viste le performance ben più elevate rispetto alla più diffusa tecnologia aerotermica.

Il progetto GRETA si concluderà il 15 dicembre.

Per informazioni potete contattare il Consorzio Univer che provvederà a relazionarsi con i partner italiani: Politecnico di Torino, ARPA Valle d’Aosta e EURAC.